venerdì 18 maggio 2012


Il compleanno passato da poco mi ha portato in casa questa tavola di alder ( l’essenza usata dalla fender per realizzare la maggior parte delle stratocaster) dalla quale affiora lo spirito evanescente del buon Jimi. Prontamente appesa nell’angolo di casa dedicato allo strumento, spero che infonderà alle mie strimpellate solitarie un po’ della sua inesauribile energia.  

mercoledì 16 maggio 2012

Buone abitudini



La si paga a prezzi d’inflazione la maturità, come diceva il buon Guccini quando era al massimo dell’ispirazione. Uno dei balzelli più salati da pagare riguarda la diminuzione del tempo libero, almeno per me.
Passo settimane in attesa di avere qualche ora libera da dedicare al libero cazzeggio, mi creo tali aspettative che paradossalmente, ma puntualmente, finisco sempre per restare deluso.
Allora preferisco tornare sui sentieri sicuri, quelli di una volta e mi ritrovo a spulciare i miei vinili alla ricerca di qualcosa che possa produrre istantanea soddisfazione.
Per carità non sono un fanatico del vinile, il motivo per cui lo ritengo infinitamente più gustoso di un cd è quello che sta all’esterno e non ha molto a che fare con il suono. Non ho competenze scientifiche per risolvere la questione e sebbene ad orecchio ho sempre avuto la sensazione che uno stesso disco suoni meglio su vinile che su cd non so bene se tale impressione sia dovuta al maggior fascino dei vecchi 33 giri o ad una vera e propria superiorità dell’analogico sul digitale… comunque poco importa.
L’emozione dell’ascolto in vinile inizia molto prima che la puntina atterri fragorosamente sul supporto, quando si osserva e si tocca la copertina, quando si scruta l’interno per vedere si oltre al disco ci sono contenuti speciali, foto, dediche. Chi non ha mai passato del tempo a riconoscere i personaggio della copertina del  Sgt. Pepper's? o a fantasticare sulle strane foto di Wish you were here cercando di capirne il messaggio? Chi non ha mai giocato con la zip di “Sticky fingers” o letto gli articoli della copertina-quotidiano di “Thick as a brick”? oppure, perché no, a sbirciare le ragazze seminude della copertina di “Electric Ladyland”. Sulla confezione del cd certe cose non sono neppure immaginabili… ehh, le vecchie abitudini non tradiscono mai.

martedì 8 maggio 2012

The fool on the hill


Ho gli occhi gonfi di sonno oggi: sveglia prima dell’alba e noioso viaggio di lavoro! Ho passato tutto il giorno lontano da dove volevo essere, ho potuto farlo solo con il pensiero! Appena rientrato ho controllato un paio di lavori a cui tengo molto: sono le piccole cose che mi danno le soddisfazioni più grandi, vedere qualcosa che le mie mani riescono a trasformare in quello che voglio mi fa star bene, tanto più se ciò che sto facendo e per persone a me care.
Spesso mi capita di sentirmi dire di sfruttare le capacità per scopi più "importanti"... in quei momenti mi sento come lo scemo sulla collina.. "The fool on the hill" forse il più bel pezzo scritto da McCartney (a mio parere... e vabbè, ho un debole per lui... nella produzione Beatlesiana in genere preferisco i suoi pezzi a quelli di Lennon...) mi piace la sensibilità con cui descrive questi semplici personaggi ( un altro esempio è "Eleanor Rigby"), la trovo molto vicina alla mia.
Comunque.. mi sento come lo scemo sulla collina, tutti pensano che sia pazzo mentre lui sa che i pazzi sono gli.. tutti mi dicono di puntare più in alto, ma non è quello che voglio... preferisco godermi le mie piccole soddisfazioni piuttosto che uno stipendi più pingue, preferisco pensare che ciò che mi fa alzare la mattina sia la passione per quello che faccio piuttosto che  il denaro, preferisco considerare le persone che lavorano con me colleghi, anziché chiamarli risorse umane, preferisco pensare a uomini che sostituiscono le macchine anziché al contrario, preferisco pensare alla fantasia e l'esperienza di una persona come il patrimonio più importante di un'azienda...mmm, questo mondo mi va immensamente stretto, molto probabilmente per limiti miei, quindi, quando posso quindi mi rifugio nelle mie pazzie.. senza badare agli altri, tanto so che i pazzi sono loro :)

The fool on the hill

Day after day, alone on a hill,
The man with the foolish grin is keeping perfectly still
But nobody wants to know him,
They can see he’s just a fool
And he never gives an answer.
But the fool on the hill sees the sun going down
And the eyes in his head see the world spinning round.
Well on the way, head in a cloud,
The man of a thousand voices talking perfectly loud.
But nobody ever hears him
Or the sound he appears to make
And he never seems to notice.
But the fool on the hill sees the sun going down
And the eyes in his head see the world spinning round.
And nobody seems to like him,
They can tell what he wants to do
And he never shows his feelings.
But the fool on the hill sees the sun going down
And the eyes in his head see the world spinning round.
He never listens to them,
He knows that they’re the fools
They don’t like him. The fool on the hill sees the sun going down
And the eyes in his head see the world spinning round.